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È il Signore!
(Giovanni 21,7)

                       SINTESI DAL TESTO "iNTRODUZIONE AL CRISTIANESIMO" DI                            jOSEPH RATZINGER

Dalla prefazione alla prima edizione, Tubinga estate 1968

Il problema di sapere esattamente quale sia il contenuto e il significato della fede cristiana è oggi avvolto da un nebuloso alone di incertezza, come mai forse prima d’ora nella storia.

Alla mente preoccupata del cristiano odierno s’affacciano con sempre maggior frequenza interrogativi come il seguente: negli anni più recenti, la nostra teologia non è andata forse gradualmente interpretando al ribasso l’esigenza della fede, che sembrava troppo oppressiva, semplicemente perché niente d’importante pareva con ciò perduto, ma ne rimaneva pur sempre tanto da poter subito dopo osare un altro passo in avanti?

Tali interrogativi sono certo non corretti se vengono posti in maniera troppo globale. Non si può, infatti, asserire onestamente che la teologia moderna, presa nel suo complesso, abbia imboccato una simile rotta, ma non si può negare che un’opinione largamente diffusa non appoggi una tendenza generale del genere. Ad essa non si potrà sicuramente ovviare ostinandosi a rimanere attaccati solo a delle formule fisse del passato che restano in fin dei conti un peso, invece di agevolare la possibilità di raggiungere la vera libertà.

È proprio su questo punto che intende far leva l’intento del presente libro: esso si propone di aiutare a far comprendere in maniera nuova la fede, quale possibilità di umanità autentica nel nostro mondo odierno, interpretandola, senza degradarne il valore a chiacchiera che solo con fatica maschera un totale vuoto spirituale.

Il libro è scaturito dalle lezioni da me tenute a Tubinga, nel semestre estivo del 1967, a uditori di tutte le facoltà. L'impresa compiuta in questa stessa università quasi mezzo secolo fa da Karl Adam, col suo magistrale corso intitolato essenza del cattolicesimo, andava  tentata nuovamente allo stesso modo pur nelle condizioni completamente cambiate della nostra generazione.

(cfr Joseph Ratzinger, Introduzione al cristianesimo, Queriniana Brescia 2015, 21^ edizione, pp. 25-27)

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Giuseppe Maria 3

Di fronte a Dio lo sbaglio più grosso non è il peccato, ma è l’indifferenza. Sono indifferente di fronte all’amore?
(P. Giuseppe Maria)