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È il Signore!
(Giovanni 21,7)

Vangelo di Marco 5

Il posseduto di Gherasa

1 Giunsero sulla parte opposta del mare, nella regione dei Gheraseni.
2 Ed essendo egli uscito dalla barca, subito dalle tombe gli si fece incontro un uomo con uno spirito impuro,
3 il quale aveva l’abitazione nelle tombe; e nessuno, neppure con una catena, poteva legarlo.
4 Infatti, era stato legato molte volte con ceppi e con catene, e le catene erano state da lui rotte, e i ceppi erano stati spezzati, e nessuno era forte da domarlo.
5 e per tutta la notte e durante il giorno, tra le tombe e per i monti, emetteva alte grida e si percuoteva con pietre.
6 Ora avendo visto Gesù da lontano, corse e si prostrò davanti a lui.
7 poi, avendo gridato a gran voce, dice: «Che cosa c’è tra me e te, Gesù figlio di Dio, l’Altissimo? Ti scongiuro per l’Iddio, non tormentarmi!1».
8 Gli diceva, infatti: «Esci spirito impuro dall’uomo!».
9 E gli domandava: «Quale nome ti è stato dato?». E gli dice: «Legione è il nome dato a me, perché siamo molti».
10 E lo supplicava molto affinché non li inviasse fuori della regione.
11 Vi era là, presso il monte, un grande branco di porci che pascolava;
12 e lo supplicarono dicendo: «Mandaci verso i porci, affinché entriamo in essi».
13 E lo concesse loro; ed essendo usciti, gli spiriti impuri entrarono nei porci, e il branco si precipitò giù dal precipizio fino al mare, erano circa duemila, e affogavano nel mare.
14 E i guardiani2 fuggirono e portarono la notizia in città e per i campi; e vennero a vedere in che cosa consiste3 l’accaduto.
15 E vengono verso Gesù, e osservano colui che era in balia del sovrumano,4 seduto, fornito di vesti e di sana mente, proprio quegli che aveva avuto la legione, e furono colti dal terrore.
16 E coloro che avevano visto narrarono loro che cosa avvenne a colui che era in balia del sovrumano e riguardo i porci.
17 E cominciarono a supplicarlo di andarsene dai loro confini.
18 E montando egli nella barca, colui che era stato in balia del sovrumano lo supplicava affinché potesse stare5 con lui.
19 E non lo permise, ma gli dice: «Va’ a casa tua dai tuoi, e annuncia loro quali cose il Signore ti ha fatto e come ebbe compassione di te».
20 E se ne andò e cominciò a predicare nella Decapoli quali cose Gesù gli fece, e tutti si meravigliavano.
Un capo dell’Adunanza
21 Ed essendo passato di là, Gesù, con la barca, di nuovo verso la riva opposta, si raccolse intorno a lui una grande folla, ed egli era presso il mare.
22 Viene uno dei capi dell’Adunanza, di nome Iáiro, e avendolo visto, cade ai suoi piedi,
23 e lo supplica molto dicendo: «La mia figlioletta è alla fine, vieni affinché, dopo essere venuto, tu le imponga le mani, perché sia salva e viva».
24 E Gesù andò con lui.

La donna dal flusso di sangue

E una gran folla lo seguiva, e lo comprimeva.
25 Ora una donna, che era in un flusso di sangue da dodici anni ˗
26 avendo molto sofferto sotto molti medici, e avendo speso ogni cosa da parte sua e non avendo in nessun modo tratto vantaggio, al contrario essendo giunta fino al peggio ˗
27 avendo udito di Gesù, essendo venuta nella folla da dietro toccò il suo mantello.6
28 Diceva, infatti: «Qualora tocchi almeno le sue vesti sarò salva».
29 E subito la fonte del suo sangue inaridì, e conobbe con il corpo che era guarita dal flagello.
30 E subito Gesù, avendo conosciuto in sé stesso che la potenza era uscita da lui, essendosi voltato nella folla diceva: «Chi toccò le mie vesti?».
31 E i suoi discepoli gli dicevano: «Vedi la folla che ti comprime, e dici: “Chi mi toccò?”».
32 E guardava intorno per vedere colei che aveva fatto questo.
33 Allora la donna, essendo spaventata e tremante, sapendo quello che le era avvenuto, venne e cadde supplichevolmente dinanzi a lui e gli disse tutta la verità.
34 Ora egli disse: «Figlia, la tua fiducia ti ha salvata; va’ in pace, e sii sana dal tuo flagello».
La figlia di Iáiro
35 Parlando egli ancora, vengono dall’(abitazione) del capo dell’Adunanza, dicendo: «La tua figlia è morta; perché molesti ancora il Maestro?».
36 Ora Gesù, avendo udito la parola che si diceva, dice al capo dell’Adunanza: «Non temere, solo abbi fiducia!».
37 E non permise che nessuno andasse con lui, se non a Pietro e a Giacomo e a Giovanni, il fratello di Giacomo.
38 E vengono alla casa del capo dell’Adunanza, e osserva lo strepito, e coloro che gemono, e coloro che urlano forte,
39 e essendo entrato, dice loro: «Perché fate strepito e piangete? La bambina non è morta ma dorme».
40 E lo deridevano. Egli allora, avendo fatto uscire tutti, prende con sé il padre della bambina e la madre e quelli che erano con lui, ed entra dove era la bambina;
41 e, avendo afferrato la mano della bambina, le dice: «Talithà cum!», che tradotto è «Fanciulla, dico a te, sorgi!».
42 E subito la fanciulla si alzò e camminava; infatti, era di dodici anni. E uscirono fuori di mente per il grande delirio.
43 E ordinò loro con forza affinché nessuno sapesse questo, e disse che le fosse dato da mangiare.

Nota
1 Lett. «Non mi provare alla pietra di paragone». L’uomo nasce con una statura spirituale da raggiungere e con un compito da svolgere, perciò ogni uomo sarà provato alla pietra di paragone che è l’uomo Gesù. Compito di ogni cristiano è raggiungere l’altezza della statura perfetta di Cristo (Ef 4,13). Anche gli angeli sono stati creati con riferimento a un modello e per un compito; il loro tormento deriva dal confronto tra ciò che sono diventati e chi avrebbero dovuto essere.
2 Lett. “I pascolanti”.
3 Lett “è”.
4 L’indemoniato.
5 Lett “fosse”.
6 Si tratta della veste esterna, prob. lo scialle di preghiera.

Capitolo 6

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Giovanni Ferretti 2

Occorre presentare l'annuncio di fede come il dono di una verità di salvezza offerta alla libertà ... verità liberamente accettabile solo nella misura in cui è compresa ed è convincente di per se stessa.
(G. Ferretti, Il grande compito. Tradurre la fede nello spazio pubblico secolare)