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È il Signore!
(Giovanni 21,7)

8. Introduzione alla Lectio divina: Il dono dello Spirito Santo
(sintesi liberamente tratta da: Innocenzo Gargano, Introduccion a la "Lectio Divina", ediciones paulinas,
Scribd, traduzione a nostra cura)

Infine, per essere in grado di comprendere il senso profondo delle Sacre Scritture, abbiamo bisogno del dono dello Spirito Santo. È un segreto che solo lui conosce e rivela chi vuole e quando vuole. "Il vento soffia dove vuole e tu ne senti senti la voce, ma non sai da dove viene o dove va, così tutti quelli che sono nati dallo Spirito" (Gv 3,8). Questo basta per far cadere tutte le nostre pretese. […]. Lo Spirito Santo non si lascia costringere.
È necessario chiedere, chiedere con insistenza il dono dello Spirito e pregare in nome di colui che garantisce che saremo ascoltati dal Padre che è nei cieli. Non è un'invocazione che ci garantisce l'accoglienza della nostra preghiera; è solo quella che si fa nel nome di Gesù e in comunione con i fratelli che sarà ascoltata. 
Il Vangelo di Matteo dice: "Se siete d'accordo, se trovate l'armonia nel chiedere qualsiasi cosa e nel chiedere il mio nome, mio Padre ve lo concederà". Ancora una volta, un'invocazione individuale non è sufficiente, ma deve essere il frutto dell'armonia vissuta nella comunità. Dove non c'è armonia, non c'è un'autentica invocazione dello Spirito. Non può esserci, proprio perché lo Spirito parla alla comunità e all'interno della comunità. Solo quando diventiamo la voce dello Spirito, lo Spirito ci accoglie, perché è lui stesso che ci induce ad invocare ed egli stesso è l'oggetto della nostra preghiera. 
                                          
9. Introduzione alla Lectio divina: La Lectio

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Giuseppe Maria 3

Di fronte a Dio lo sbaglio più grosso non è il peccato, ma è l’indifferenza. Sono indifferente di fronte all’amore?
(P. Giuseppe Maria)