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È il Signore!
(Giovanni 21,7)

La perfezione

SANTITA'

Il termine «perfezione» è inteso nel senso più fondamentale di santificazione personale.

Così il Concilio Ecumenico Vaticano II:

E’ chiaro dunque a tutti, che tutti i fedeli di qualsiasi stato o grado sono chiamati alla pienezza della vita cristiana e alla perfezione della carità (LG n. 48)

                                                     LA PERFEZIONE E’ AMORE (agape)

…ci ha eletti in Lui (Gesù), prima della fondazione del mondo, a esser santi e irreprensibili

al suo cospetto, per amore (Efesini 1,4).
…Dio è carità: e chi sta nella carità, sta in Dio… (1 Giovanni 4,16)


Non si tratta di un semplice amore naturale, ma di un amore intensissimo e soprannaturale superiore alle capacità di qualsiasi intelligenza creata o creabile.
Con la Grazia si ama in modo sovrumano, superiore alla propria natura: in modo divino.


LA GRAZIA


La Grazia è un dono soprannaturale con cui Dio, intelligenza e volontà, si unisce intimamente alla nostra intelligenza e volontà, comunicando loro capacità divine.


Si tratta di una vera assunzione nella corrente di carità che è la sostanza stessa di Dio (Thils).

… quanti sono guidati dallo Spirito di Dio, questi son figli di Dio (Romani 8,14)

.. tutti i movimenti, operazioni e inclinazioni…., nell’unione con Dio sono cangiati in movimenti divini (S. Giovanni della Croce, Opere).

La nostra intelligenza e volontà partecipano così della vita di Dio.


LA DEIFICAZIONE

E’ partecipazione alla vita e all’intelligenza divina che si opera in noi per mezzo della grazia.
Lo Spirito Santo ci rivela il piano di Dio.

Egli ha fatto a noi

…. grandissime e preziose promesse, affinché per mezzo di queste, diventiamo partecipi della natura divina… (2 Pietro 1,4)


L’intelligenza e la volontà, con la grazia, diventano capaci di atti divini, cioè superiori alle capacità di ogni essere intelligente creato o creabile. Di conseguenza all’uomo, pur avendo un’intelligenza inferiore a quella degli angeli, potrebbe amare Dio come Maria SS.ma, con maggiore intensità dei cherubini e dei serafini, se li superasse in grazia. All’uomo infatti è concesso di amare con intensità divine, senza alcun limite.


Mettimi come un sigillo
sul tuo cuore,
come un sigillo sul tuo braccio,
perché forte come la morte
è l’amore.
Inesorabile come gli Inferi
la gelosia:
le sue fiaccole sono fiaccole
di fuoco e di fiamme!
(Cantico dei Cantici 8,6)

In Cristo Gesù

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Giovanni Ferretti 1

Nell'areopago post-moderno, che vede la diffusione di forme di ontologia debole e di etiche del finito, la teologia cristiana non può certamente adattarsi a pensare Dio come finito e impotente ... ma certamente è provocata a pensare in forme nuove la trascendenza dell'essere infinito, assoluto e onnipotente di Dio non più in termini di potenza che s'impone e può fare tutto ciò che vuole, bensì come trascendenza dell'Amore che si offre gratuitamente alla libera accettazione dell'uomo perché egli viva in pienezza la sua capacità di amare.
(Tratto da “Il difficile compito” di Giovanni Ferretti)