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È il Signore!
(Giovanni 21,7)

Briciole di luce

C'è silenzio e silenzio

C'è un silenzio che fa paura: il silenzio di Dio. E’ solo un silenzio apparente perché Lui non tace, parla sempre. Sono i nostri ricettori che non fun-zionano, imbrigliati come sono nel nostro chiasso, nella nostra indifferenza, nella convinzione di po-ter star bene senza di Lui. Il tutto condito da pre-giudizi, convinzioni erronee, bufale insomma.
C'è chi crede in Dio, ma c'è chi non gliene importa nulla. Si vive bene lo stesso, così sembra. C'è an-che chi ha perso l'udito; costui non può percepire la voce di colui che la fede chiama il Verbo, la Parola, pur essendo egli tanto vicino da farsi uno di noi per indicare e accompagnare il cammino ver-so il nostro domani.
L'uomo crede di poter fare a meno di Gesù e si trova così schiavo di mille idoli: prepotenza, de-naro, violenza, confusione.
Siamo tutti in ricerca, pellegrini dell'assoluto e del "senso". Soltanto con questa tensione in-teriore si può vivere ancora.
Si può ancora dire che la vita è bella se la vediamo in questa luce, se non è spenta in noi la sete di bellezza e di verità, cioè di significato.
Cercatori di "senso".

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Giuseppe Maria 6

Dio non forza nessuno ad amarlo. Egli mi ama, e basta. Mi ama persino se non credo in Lui. Mi cerca quando io non lo cerco. Mi parla quando io non lo ascolto. Mi cura quando io non voglio essere curato. In una parola: mi ama di amore infinito.
(Padre Giuseppe Maria, 25 febbraio 1972)