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Martedì 17 giugno ore 18
 Il Vangelo di Matteo
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"I gradi della preghiera nella spiritualità ortodossa" di Matta el Meskin (Tratto da Matta El Meskin “L’esperienza di Dio nella preghiera”, Qiqajon Comunità di Bose)


“Ora vediamo come in uno specchio, in maniera confusa;
ma allora vedremo a faccia a faccia.
Ora conosco in modo imperfetto,
ma allora conoscerò perfettamente,
come anch’io sono conosciuto”. (1 Cor 13,12)

“E noi tutti, a viso scoperto,
riflettendo come in uno specchio la gloria del Signore,
veniamo trasformati in quella medesima immagine,
di gloria in gloria,
secondo l’azione dello Spirito del Signore”. (2 Cor 3,18)

“E a ogni grado che li elevava verso la gloria
pensavano di aver raggiunto la fine;
e se si elevano ancora e si rischiarano a una luce più grande
dimenticano il livello precedente e pensano, una volta di più,
di essere giunti alla fine del cammino!
Ciò accade perché non sono loro,
ma l’azione dello Spirito santo in essi
che li eleva verso la gloria”.

(Giovanni di Dalyatha: Omelia sulla grandezza degli esseri spirituali).

Giovanni Ferretti 1

Nell'areopago post-moderno, che vede la diffusione di forme di ontologia debole e di etiche del finito, la teologia cristiana non può certamente adattarsi a pensare Dio come finito e impotente ... ma certamente è provocata a pensare in forme nuove la trascendenza dell'essere infinito, assoluto e onnipotente di Dio non più in termini di potenza che s'impone e può fare tutto ciò che vuole, bensì come trascendenza dell'Amore che si offre gratuitamente alla libera accettazione dell'uomo perché egli viva in pienezza la sua capacità di amare.
(Tratto da “Il difficile compito” di Giovanni Ferretti)