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Io sono la vite, voi i tralci.
Chi rimane in me, e io in lui,
porta molto frutto,
perché senza di me
non potete far nulla
(Giovanni 15,5)

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Briciole di luce 05/2023

                                                    Nella notte

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                                                                               Vangelo di Matteo, 25,1-13

Il Regno di Dio è simile a dieci ragazze che, attendendo lo sposo, sfidano la notte, armate solo di un po' di luce. Di quasi niente, per andare incontro a qualcuno. Il Regno dei cieli, il mondo come Dio lo sogna, è simile a chi va incontro, è simile a dieci piccole luci nella notte, a gente coraggiosa che si mette per strada e osa sfidare il buio e il ritardo e che ha l'attesa nel cuore, perché aspetta qualcuno, «uno sposo», un po' d'amore dalla vita.

Tutte le ragazze si addormentano: la fatica del vivere, la fatica di bucare le notti, ci ha portato tutti a momenti di abbandono, a sonnolenza, forse a mollare.

C'è  però un conforto: verrà sempre una voce a risvegliarci. Non importa se ti addormenti, se sei stanco, se l'attesa è lunga e la fede sembra appassire.

Verrà una voce, verrà nel colmo della notte, proprio quando ti parrà di non farcela più, e allora «non temere, perché sarà Lui a varcare l'abisso» (D.M. Turoldo).

La meraviglia  del racconto è quella voce nel buio della mezzanotte, capace di risvegliare alla vita.

Anche se tarda, di certo verrà: a me serve un piccolo vaso d'olio. L'olio è forse quell'ansia, quel coraggio che mi porta fuori, incontro agli altri, anche se è notte. La voglia di varcare distanze, rompere solitudini, inventare comunioni. E credere alla festa: perché dal momento che mi mette in vita Dio mi invita alle nozze con lui. Il Regno è un olio di festa: in fondo ad ogni notte ti attende un abbraccio (Liberamente tratto da Ermes Ronchi, Avvenire, 5 novembre 2020).

Vergine Immacolata, Madre mia, Maria,
io mi affido a Te ora e per sempre.

Charles de Foucauld

Se la vita contemplativa fosse solo possibile dietro le mura di un convento o nel silenzio del deserto, dovremmo, per essere giusti, dare un piccolo convento ad ogni madre di famiglia e il lusso di un po' di deserto ad un povero manovale che è obbligato a vivere nel chiasso di una città per guadagnarsi duramente il pane".
(Charles de Foucauld)