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Io sono la vite, voi i tralci.
Chi rimane in me, e io in lui,
porta molto frutto,
perché senza di me
non potete far nulla
(Giovanni 15,5)

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Briciole di luce 08/2023

                                                   Vegliate!

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Vegliate in ogni momento pregando,
               perché abbiate la forza di sfuggire
                                       a tutto ciò che sta per accadere
                    e di comparire davanti al Figlio dell'uomo» (Lc 21,36)

Una Parola che ci lascia attoniti e nello stesso tempo ci sprona a vivere.

Come si può  vegliare in ogni momento pregando?

 «C’è un solo modo per rimanere vigilanti: pregare. La preghiera, dice Gesù, ci darà la forza di “andare oltre a tutte quelle cose che stanno per accadere”, e ci farà vedere con lo sguardo di Dio tutti gli avvenimenti per non essere colti dalla paura» (Diocesi di Padova).

Ripetutamente,  nel Vangelo, Gesù ci avverte: vegliate!
Vegliare è  attendere. 

Tutto è attesa. "Anche il grano attende, anche la pietra attende"(David MariaTuroldo).

Vegliare è vivere con attenzione.
Attenzione alla Parola, a tutto ciò che ci circonda, in particolare agli altri, alle varie povertà.

Vegliare è  un po' come guardare nel buio, accorgersi di un'aurora, di un qualcosa di nuovo che nasce. Forse di uno spiraglio di pace.

Vegliare è vivere attenti al cuore:

 «La più grave epidemia moderna è la superficialità» (R. Panikkar).

In particolare l'attesa ci chiama ad un «oltre»: «Vegliate... per essere in grado di comparire davanti al figlio dell'uomo».

 

                                                                                                     
                      

 

Papa Francesco

Pensiamo al tramonto di tanti fratelli e sorelle che ci hanno preceduto, pensiamo al nostro tramonto, quando verrà. E pensiamo al nostro cuore e domandiamoci: “Dove è ancorato il mio cuore?”. Se non fosse ancorato bene, ancoriamolo là, in quella riva, sapendo che la speranza non delude perché il Signore Gesù non delude.
(Papa Francesco, Ognissanti 2013)